Saluto del Presidente Giuliano Volpe
Nata nel 2012, la Fondazione Apulia felix ha preso in gestione dieci anni fa, grazie a una convenzione con il Comune di Foggia, l’Auditorium Santa Chiara, che è parte dell’antico fabbricato che ospitava il Convento omonimo. La scelta di tenere proprio lì la nostra sede e di svolgere lì la maggior parte delle nostre attività culturali non ha nulla di casuale o di occasionale. Il centro antico di Foggia, carico di memoria e di storia, è stato per molto tempo abbandonato all’incuria e al degrado, fino a costituire un’autentica periferia degradata. L’inversione di tendenza a metà degli anni Novanta del secolo scorso ha caratterizzato il riscatto e il rilancio dell’arteria centrale di Foggia antica soprattutto nel segno della cultura.
Santa Chiara e la Fondazione Apulia felix hanno partecipato e partecipano a questo processo, che vede la compresenza in via Arpi dei Dipartimenti Umanistici dell’Ateneo di Foggia, del Conservatorio, della Fondazione Monti Uniti, del Museo Civico.
A Santa Chiara sono nate e si sono andate sviluppando rassegne di musica come Musica felix, giunta quest’anno alla sua nona edizione, di cinema, con Cinema felix, di conferenze, presentazioni di libri, convegni, incontri con imprenditori, studiosi, personalità dello spettacolo, dello sport, dell’economia e della politica. L’Auditorium ha poi ospitato centinaia di attività organizzate in collaborazione o singolarmente da istituzioni pubbliche (in primis il Comune di Foggia, ma anche l’Università il Conservatorio, l’Accademia di Belle Arti) e private, associazioni, fondazioni, sindacati, ecc.
L’Auditorium è stato e resta uno spazio libero, aperto, pubblico, pur gestito da una Fondazione privata, che si è messa generosamente a disposizione della città e della società locale. Abbiamo sempre ritenuto che un aspetto necessario della nostra azione debba consistere nel fare rete, nel collaborare con Istituzioni, Enti pubblici e realtà private imprenditoriali, associative, di volontariato. Nessuno si salva da solo: servono uno sforzo comune e un atteggiamento inclusivo e partecipativo. Per questo, ad esempio, abbiamo a suo tempo sostenuto con convinzione il progetto “Parco Città” che ha sottratto al degrado, alla malavita e allo spaccio un’importante porzione di Parco San Felice.
Nel 2019 la Fondazione ha pensato di cogliere l’opportunità di un bando regionale (Radici e Ali) per presentare un progetto molto innovativo e coraggioso, per il quale un gruppo di professionisti di varia competenza (architetti, ingegneri strutturisti, impiantisti, musicisti, giornalisti, economisti, commercialisti, ecc.) si è messo generosamente al lavoro. Il progetto, ArpinArts (Arti per la Rigenerazione Territoriale e Sociale), è stato apprezzato e promosso dalla commissione di valutazione, unico a Foggia e uno dei pochi in Puglia. Il progetto prevede una significativa sistemazione delle strutture dell’Auditorium, con un ampliamento dei posti a sedere, il recupero degli ipogei resi finalmente fruibili, la rifunzionalizzazione di locali degradati, il miglioramento degli impianti e delle tecnologie audio-video e multimediali.
Ma non di sole architetture fisiche è fatto il nostro progetto: verrà creata, ad esempio una scuola di musica, con una orchestra giovanile che avvicini alla musica, grazie al metodo Abreu, i bambini e le bambine, provenienti in particolare da contesti disagiati, affidando loro strumenti musicali acquistati dalla Fondazione.
Né ci limiteremo alla musica: teatro, cinema, lettura, spazi espositivi, aule, workshop e laboratori, con l’ambizione di contribuire alla rinascita dell’intero centro storico, individuando nella cultura non solo un indispensabile nutrimento dello spirito, ma anche una leva sociale e territoriale di inestimabile valore.
Abbiamo ottenuto per questo un finanziamento cospicuo (oltre un milione e centomila euro), a fronte di un cofinanziamento altrettanto consistente (trecentoventimila euro), interamente messo a disposizione dai Soci Fondatori e con altre risorse proprie della Fondazione e versato in un conto corrente dedicato.
Il progetto ha avuto diverse traversie, che ne hanno parzialmente modificato il disegno originario, ma non le intenzioni e la potenzialità. Ci accingiamo a presentare alle istituzioni, alla stampa e ai cittadini l’esito degli interventi strutturali effettuati, oltre a illustrare il programma delle attività culturali che si svolgeranno di qui a maggio 2024. Veniamo da un lungo inverno: innanzitutto il biennio pandemico, con la chiusura dei teatri e degli spazi di riunione e di spettacolo, con gli inevitabili effetti di isolamento e di anchilosi dai fondamentali meccanismi della convivenza sociale. Successivamente con il drammatico scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune capoluogo e la necessaria lunga tutela commissariale. Ci pare di poter dire, senza presunzione alcuna, che anche il piccolo e faticoso successo di ArpinArts sia parte di un più ampio e significativo risveglio, di una rinascita lungamente attesa dalla città e dal suo cuore antico.
Sia le difficoltà che i risultati ottenuti malgrado esse contribuiscono a rafforzare la determinazione di Apulia felix a proseguire il proprio impegno culturale, socio-economico e civile, come testimonia la nuova sezione del sito, dedicata specificamente ad ArpinArts che sarà online in tempi brevissimi.
Infine il mio pensiero va ai soci: alcuni dei fondatori hanno lasciato Apulia Felix, e rest loro riconoscenti per quanto ci hanno dato; altri si sono avvicinati, mettendo a disposizione non solo risorse private ma soprattutto competenze e passione civile. L'auspicio mio personale e di tutta la Fondazione è che altri ancora ne giungano, non solo tra i fondatori, ma anche come soci semplici e collaboratori.
A loro, ai componenti del Consiglio di Amministrazione, ai soci sostenitori e collaboratori e ai tanti che in questi anni si sono messi a disposizione, dedicando tempo, energie, competenze, risorse unicamente al servizio della crescita di una città stretta a lungo nella morsa della delinquenza organizzata, della cattiva politica, del disinteresse, della fuga delle menti migliori, della crisi economica e morale, nonché ai tanti cittadini che ci hanno seguito e in vario modo sostenuto, va il mio personale ringraziamento e la mia viva ammirazione, anche per la fiducia che da dodici anni mi viene riservata e che ripaga da tante delusioni.
Foggia, 1° febbraio 2024
Giuliano Volpe